giovedì 25 ottobre 2012

CHIUSURA DI MILANO










Male il comparto bancario, affonda Saipem, sprofonda Telecom. Svetta Azimut il cui rialzo non si arresta, bene il settore del lusso. Stasera i dati di Luxottica.
Il fuggi fuggi dal comparto bancario ha penalizzato, come prevedibile, la nostra Piazza Affari, il cui indice principale, come noto, ha diversi titoli del settore.
Il nostro Ftse Mib (-1,13%) ha così terminato sul minimo di seduta vanificando il tentativo di rimbalzo della vigilia che aveva alimentato qualche speranza.
Alla campanella di Wall Street il nostro indice principale era ancora in rialzo, da Oltre Oceano erano arrivati dati macro univocamente positivi, ma nonostante ciò i listini americani si rimangiavano i guadagni fatti segnare all’apertura tornando sulla parità.
E Piazza Affari virava in negativo andando poi a chiudere sul minimo di seduta in un vortice di vendite, un segnale particolarmente negativo, se si vende in presenza di dati superiori alle aspettative il campanello d’allarme è particolarmente rumoroso.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio i dati arrivati in giornata, gli ordinativi di beni durevoli (escluso trasporto) salivano del 2%, ben oltre l’atteso 0,8% per non dire del dato precedente (-2,1%), ancor più positivo il dato globale (+9,9%) miglior risultato degli ultimi 18 mesi, ricordiamo per inciso che il dato precedente era risultato decisamente negativo (-13,2%).
Ancor più significativi i dati sull’occupazione, le prime richieste di sussidi alla disoccupazione, infatti, sono drasticamente diminuite questa settimana (369.000) rispetto alla precedente (392.000) ed sono risultate migliori del consenso (375.000).
La trimestrale più attesa del giorno era quella del leader mondiale fra i produttori di beni di consumo Procter & Gamble i cui utili sono risultati in calo, ma decisamente superiori alle attese, al momento viene premiata dal mercato con un rialzo superiore ai tre punti percentuali.

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