Wall Street riapre oggi assieme agli aeroporti. Sandy ha causato 50 miliardi di danni
Di
Elena Dal Maso
Adesso Sandy sta rapidamente perdendo forza e man mano che si avvicina verso il Canada. Negli Usa ha lasciato 18 vittime solo a New York, più di sei milioni di case senza elettricità e danni economici ingenti.
“Una devastazione inimmaginabile”, ha commentato il governatore del New Jersey, Chris Christie. Il bilancio parla di almeno 48 vittime, di cui 18 a New York, 8 milioni di americani al buio (molti dei quali senza acqua) e danni quantificati fino a 50 miliardi di dollari. E’ una delle catastrofi naturali più costose della storia.
New York è paralizzata, Manhattan isolata, centinaia di migliaia di newyorkesi senza luce. La rete dei trasporti e quella elettrica hanno infatti subito “danni senza precedenti”, ha spiegato il sindaco Michael Bloomberg, e ci vorranno giorni perché si possa tornare alla normalità. Scuole e uffici pubblici restano per ora chiusi. Non si lavora nemmeno al Palazzo di Vetro dell'Onu, mentre Wall Street si appresta a riaprire i battenti dopo due giorni di stop. Impossibile per molti newyorkesi recarsi al lavoro. Parecchie stazioni della metropolitana sono allagate e restano inagibili. Mentre i ponti che uniscono Manhattan alla terraferma sono stati riaperti, restano chiusi i tunnel che passano sotto l'Hudson e sotto l'East River, invasi dall'acqua.
Tre reattori nello Stato di New York e in New Jersey sono stati spenti e non ripartiranno fino a che non ci saranno di nuovo tutte le condizioni di massima sicurezza. E, sempre in New Jersey, l'impianto di Oyster Creek, il più vecchio degli Stati Uniti e già spento per lavori di manutenzione, è stato posto sotto osservazione da parte degli esperti della Nuclear Regulatory Commission.
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