Lo riconoscete ? si e' proprio lui, l'oracolo di Omaha, Warren Buffett, il numero 1 in materia
di investimenti azionari. Senza ombra di dubbio un guru straordinario, che ha seminato ma
soprattutto raccolto , con risultati semplicemente straordinari. La sua filosofia si basa su una
attenta analisi dei Bilanci Aziendali, spulciati in tutti i loro piccoli dettagli, per scoprire se
una determinata Azienda sia o non sia una potenziale fonte di guadagno.
Ecco, la scelta e' il momento piu' delicato quando si costruisce un portafoglio azionario, perche'
una volta sborsati i sudati quattrini, non si puo' piu' tornare indietro, si deve aspettare l'esito
delle contrattazioni giornaliere, che specie in questi ultimi anni, non sono state certo adatte ai
malati di cuore.
Prima regola che segue Buffett e' quella di selezionare aziende con un basso livello di indebi-
tamento e questo lo si vede facendo il rapporto tra il capitale proprio e quello di terzi.
Quando tale valore e' inferiore a 1 , allora vuol dire che l'indebitamento non e' eccessivo e
l'azienda fara' fronte senza problemi ai propri impegni finanziari. Vicevtersa, con un valore
superiore a 1 , tale Azienda difficilmente riuscira' a onorare i propri impegni, se non in tempi
molto molto lunghi.
Seconda regola : scegliere Aziende con un rapporto utile per azione / prezzo dell'azione inferio-
re a 20, perche' vuol dire che ci vorranno pochi anni per avere dividendi la cui somma e' uguale
alla cifra investita. Se il rapporto p/e e' di 10 ad esempio, significa che in dieci anni , si otterra'
un ritorno di dividendo pari alla cifra investita, oltre al naturale apprezzamento del titolo in
base all'andamento del mercato.
Terza regola: scegliere societa' leader nel loro settore, con alta capitalizzazione, che determina
il peso del titolo sul listino di borsa. Piu' e' alta la capitalizzazione, piu' sono numerose le
contrattazioni su quel titolo, essendo presente un numero elevato di azioni sul mercato. Per chi
non lo sapesse, la capitalizzazione non e' altro che la somma di tutte le azioni collocate sul
listino. Acquistare titoli con bassa capitalizzazione, e' molto rischioso, perche' il loro indice
di volatilita' e' enorme , visto che bastano pochi scambi per modificare in maniera importante
un valore al rialzo o peggio ancora al ribasso.
Quarta regola: Diversificare al meglio il proprio portafoglio, scegliendo azioni di settori diversi
in maniera che in caso di crisi di un determinato settore, si possa compensare la perdita con
gli altri titoli.
Bastano queste semplici quattro regole, per avere un portafoglio "intelligente" in grado di
assorbire eventuali trend discendenti dei mercati.
IL VOSTRO
GIORDANO ENRICO
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