I mercati azionari in ribasso, brutte notizie sul fronte degli utili che creano un effetto domino anche sulle altre società che nel frattempo devono presentare i loro dati (magari discretamente buoni), incertezze sul voto elettorale incombente, riforme fiscali in Usa che sembrano una tragedia greca per il modo di trascinarsi senza soluzione, crisi finanziaria in Europa, rallentamenti economici di tutto il mondo e l'economia degli Stati Uniti che si ostina, nonostante un QE3 senza precedenti, a non voler partire.
Per questo motivo è bene continuare a non fare gli stessi errori dal momento che, come ci consiglia Dan Caplinger, paradossalmente, si potrebbe sfruttare questa ripetitività negativa a nostro favore.
1) Sperare nel recupero dei passivi
Per la maggior parte, gli investitori hanno approfittato di un’estate tranquilla. E anche se la mancanza di eventuali pullback significativi per alcuni poteva sembrare snervante, come risultato, molti investitori si trovano ad affrontare la duplice pressione di avere finalmente la tanto attesa opportunità ma allo stesso tempo temono che l'acquisto potrebbe lasciarli esposti a ulteriori perdite se il mercato dovesse continuare a crollare. Se ci si sente nervosi per il ribasso continuato,meglio non attendere ulteriormente. A prescindere da salite o meno, meglio togliersi da una situazione di stallo, che altro non fa che logorare i nervi e disperdere energie mentali. Togliere una posizione negativa e concentrarsi su ciò che sarà potenzialmente più utile invece di aspettare che il mercato migliori. Chissà, forse, un giorno, magari.... e intanto il capitale rimane bloccato...
Un altro errore comune gli investitori è quello di creare un unico piano in modo da andare sempre verso un solo obiettivo. In caso di burrasca, perciò, la nave inizierà ad oscillare portando l’investitore a imbarcare acqua e perdere la bussola. In alternativa ci si potrebbe fermare in un porto relativamente sicuro ma ciò significherebbe nel migliore dei casi, tenere bloccato il carico (il capitale) e perdere altro tempo. La diversificazione serve anche a questo: riuscire a sfruttare il saliscendi del mercato e sfruttare le situazioni negative a nostro favore, perchè dove c’è una perdita in un settore, con ogni probabilità di sarà una risalita in un altro speculare al primo. Per investire con successo, è necessario fare di più che premere il pulsante di buy o sell. Si deve sapere perché si sta investendo in una particolare azione. In questo modo, quando si è colpiti da notizie contrastanti, si potrà avere un senso più ampio della veduta e muovere meglio le proprie pedine (al plurale).
3) Scommettere al rialzo
Il panico da vendita è un errore comune ma ciò che è peggio è che lo si commette proprio quando è già troppo tardi. Quando una sensazione è ormai di dominio pubblico vuol dire che il carpe diem è già passato. Se si è rialzista sul mercato, allora potrebbe essere ora il momento giusto per seguire il consiglio di Warren Buffett e di essere avidi quando gli altri sono timorosi. Ma meglio non impegnarsi troppo durante la volatilità, perchè anche se le regole dei grandi il più delle volte hanno ragione, il mercato può essere irrazionale più a lungo di quanto l’investitore possa essere solvente. In altre parole i mercati volatili sono difficili da navigare, ma per mantenere la calma, ed evitare errori si potrebbe anche pensare di rafforzare la strategia di investimento. L'approccio migliore in questo caso è scegliere le aziende grandi e puntare sul lungo termine
FONTE
TRENDONLINE
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