Insieme al fondo Esm e all'unione bancaria crea le condizioni per abbassare in modo permanente il costo del debito dei Paesi periferici e quindi rende gli aggiustamenti fiscali più gestibili. Gli utili aziendali saranno rivisti al ribasso dopo i risultati del terzo trimestre 2012, soprattutto nei settori ciclici.
Ma per Equita la contrazione dello spread (oggi in calo a 344 punti base) e del premio per il rischio continueranno a essere i veri motori del mercato e quindi "pensiamo che al di là di una certa volatilità, favorita anche da scambi ridotti, il trend dei mercati azionari rimarrà al rialzo".
All’interno del portafoglio principale Equita ha ridotto il peso di Azimut (buy e target price a 10,8 euro) di 50 bps alla luce dell'ottima performance del titolo, preferisce infatti prendere parziale profitto. Ha azzerato il peso di Dsm (buy e target price a 49 euro) in vista dei risultati del 6 novembre e ridotto il peso di Prada (buy e target price a 66 euro) di 50 bps dopo la buona performance del titolo. Le prospettive della società rimangono positive.
Viceversa Equita ha aumentato il peso di Saipem (buy e target a 42 euro) di 50 bps in quanto ritiene che la recente sottoperformance del titolo (-7% nell’ultimo mese/-5% relativa a Oil Services Index), a causa della revisione al ribasso delle stime che ha spostato la forte crescita dell'eps attesa nel 2013 al 2014, rappresenti un interessante punto d’ingresso: i fondamentali dell’industria sono solidi e la visibilità 2013/14 è molto buona.
Invece Luxottica (buy e target a 33 euro) entra nel portafoglio di Equita con un peso di 400 bps alla luce degli ottimi risultati del terzo trimestre sia in termini di top-line, che di margini e free cash flow; dei chiari driver per sostenere la crescita di medio termine (integrazione di Tecnol, lancio delle licenze Armani, investimenti per rafforzare la capacità produttiva e migliorare l'efficienza operativa, opportunità di m&a alla luce del basso leverage); della recente sottoperformance (-8% relativa al mercato italiano in tre mesi).
A Piazza Affari il titolo Luxottica sale dello 0,27% a 29,22 euro. La società sarebbe vicina alla finalizzazione dell'acquisizione del gruppo francese Alain Mikli, produttore di occhiali da sole di fascia altissima, sia a marchio proprio sia con contratti di licenza (Stark e Jean Paul Gaultier). Secondo indiscrezioni di stampa, il giro d'affari atteso a fine 2012 dal gruppo Mikli si aggirerebbe intorno a 60-70 milioni di euro con le vendite concentrate in Francia, Italia, Usa e Giappone e con un posizionamento di prodotto alto.
Nessuna indicazione sulla redditività. Pur non avendo alcun dato sulla capacità di generare utili di Mikli, gli analisti di Intermonte ritengono che un prezzo equo per una simile acquisizione possa aggirarsi in un range compreso tra 150 milioni di euro e 175 milioni di euro, per Equita tra 100 e 150 milioni, un'operazione "molto coerente con la strategia del gruppo" che sta guardando più attivamente all'm&a, visto il basso livello di leverage raggiunto. "Considerato il track record del gruppo, pensiamo che l'm&a sia un driver importante per la performance del titolo".
Se il prezzo da pagare fosse sotto i 175 milioni di euro "giudicheremmo positivamente l'acquisizione, in quanto, con Mikli, Luxottica si arricchirebbe di un prestigioso portafoglio di marchi", aggiungono gli analisti di Intermonte. Da un mero punto di vista finanziario, "non ci attendiamo che una simile operazione possa apportare effetti significativi, si parla di un incremento dell'1% circa dell'utile netto a partire dal secondo anno dal consolidamento", concludono gli analisti di Intermonte che sul titolo Luxottica hanno un rating neutral.
Peraltro gli esperti di Kepler (hold e target a 28,40 euro) ricordano che Luxottica potrebbe anche essere interessata all'acquisizione di Salmoiraghi & Viganò, il rivenditore di occhiali con 502 punti vendita che ha raggiunto 183 milioni di euro di ricavi nel 2011 messo in vendita dalla famiglia Tabacchi. Per Kepler l'enterprise value di Salmoiraghi & Viganò dovrebbe essere di circa 200-250 milioni di euro.
Una cifra che implica un multiplo di 1,2/1,5 volte l'ev/vendite 2012 e attualizza un ??calo dei ricavi quest'anno a 170 milioni (-10% su base annua). "Crediamo che Luxottica possa avviare un'intensa fase di acquisizioni che giudicheremmo positivamente: stimoleranno la crescita nei prossimi anni dopo il record raggiunto nei primi nove mesi 2012: ricavi in ??crescita del 15,7% su base annua", concludono a Kepler.
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