A Piazza Affari Lottomatica è tra i peggiori titoli del listino principale con un ribasso del 3,43% a 16,03 euro. A pesare sul titolo il downgrade da outperform a neutral da parte di Credit Suisse. Non solo, la banca svizzera ha deciso di rimuovere il titolo anche dalla Small and Mid Cap Focus List dopo l’evidente forte performance da inizio anno.
Lottomatica si colloca, infatti, tra le azioni che hanno registrato i rendimenti più elevati del listino principale con +43%. Alla luce di ciò hanno anche deciso di abbassare il target price da 19,4 euro a 17,6 euro, valore che comunque implica ancora un potenziale upside del 6% rispetto alla quotazione attuale.
Gli analisti hanno poi rivisto al ribasso le stime di eps del 2% (da 1,39 euro per azione a 1,38 per il 2012, da 1,49 a 1,16 per il 2013) per via dell debolezza del business in Italia, compensato però da un upgrade di Gtech. Il processo di ripresa di quest'ultima è ancora intatto, con profitti per il 2012 al di sotto del 20% dai massimi e con l’attuale crescita del mercato della lotteria di circa il 7% che porta a un tasso di crescita composto annuo dell'ebitda dell controllata Usa al 15% circa.
Tuttavia, l'Italia conta ancora per il 70% degli utili di Lottomatica e per 15-20 milioni di euro di risparmi sui costi e quindi gli upgrade di Gtech non riescono a compensare la debolezza dei ricavi nella penisola ancherse il mercato del gioco è cresciuto del 37% in 5 anni. Inoltre con le azioni Lottomatica che rendono il 21% annuo rispetto al SXTP, un implicito re-rating del 30% di Gtech riflette in parte (ma non del tutto) questo turnaround.
Con la guidance che probabilmente verrà mantenuta invariata quando saranno annunciati i risultati del terzo trimestre il prossimo 7 novembre e con opportunità più limitate nella prossima serie di privatizzazioni (private management contract-Pmc) delle lotterie gli analisti della casa d'affari faticano a vedere catalizzatori positivi nell'immediato. Infine il bond da 350 milioni di euro convertibile in azioni al prezzo di 17,7 euro dalla fine di ottobre è per Credit Suisse un "cap" di breve termine al prezzo dell'azione stessa.
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