venerdì 26 ottobre 2012
CHIUSURA DI MILANO
Le Piazze asiatiche avevano terminato le contrattazioni con ribassi significativi, e i futures sugli indici americani facevano segnare mediamente tre quarti di punto percentuale, insomma le premesse per una seduta fortemente negativa, per gli indici europei, c’erano tutte.
E dopo la prima ora di contrattazione, i timori sembravano proprio fondati, poi, hanno cominciato ad arrivare sui book anche ordini di acquisto, le perdite si riducevano ed eccoci alle fatidiche 14:30, dagli Usa arrivava il Pil del terzo trimestre, l’importante era non scendere sotto l’1,9%, questo era infatti il consenso degli economisti.
Ricordiamo per inciso che nel secondo trimestre il Pil Usa si era fermato ad un “modesto” +1,3%, ok tutti col fiato sospeso e poi … +2,0%, il nostro indice principale guadagnava di colpo oltre 100 punti, la notizia aveva reso effervescente il mercato.
E’ cresciuto con un ritmo inusuale il settore pubblico (+3,7%), e qui le prossime elezioni devono aver giocato un ruolo non secondario, ma il boom arriva dall’attività del settore edile (+14,4%), insomma, qualche motivo di ottimismo sembra comunque esserci.
Naturalmente il periodo che stiamo vivendo sui mercati non permette facili entusiasmi, si sono infatti susseguiti stati d’animo differenti, il nostro indice principale è andato più volte sopra e sotto la parità, ma alla fine hanno prevalso gli acquisti ed il Ftse Mib (+0,36%) ha potuto terminare la settimana con una freccia verde.
A guidare i rialzi Luxottica (+2,56%) che ieri, a mercati chiusi, ha rilasciato una trimestrale che ha ancora una volta stupito tutti, l’AD Guerra, poi, non ha nascosto neppure che sul suo tavolo c’è il dossier Salmoiraghi e Viganò, insomma Luxottica non si ferma mai
Alle sue spalle nella classifica delle performances odierne troviamo Mediolanum (+2,06%) che torna nei pressi dei massimi dell’anno, a seguire Salvatore Ferragamo (+1,80%) conferma la buona intonazione già manifestata alla vigilia.
Chiude sul massimo di giornata Terna (+1,39%) che precede Fiat Industrial (+1,26%) tornata prontamente sopra quota 8 euro.
Rimbalzino di A2A (+1,16%) che non cede quota 0,4 euro, mentre continua l’incredibile serie positiva di Azimut (+1,03%) vicinissimo ai fatidici 10 euro.
Maglia nera per Mediaset (-3,11%) che paga l’assurda condanna (perlomeno nell’entità) che i giudici milanesi hanno inflitto a Silvio Berlusconi (la giustizia italiana è scesa ormai al ridicolo).
Ribassi significativi anche per Lottomatica (-2,65%), BpM (-2,13%), Stmicroelectronics (-1,65%) ed Exor (-1,36%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro
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