A caccia di ETF: dai nuovi mercati a quelli pro-Obama
Un dossier interessante che delinea le caratteristiche di 6 ETF che variano dai mercati emergenti a quelli che la rielezione di Obama promette di far crescere di qui a poco. Per chi vuole spaziare e trovare nuove risorse.
Secondo gli analisti di Zacks Research i vantaggi di ETF interessanti vanno cercati tra i mercati emergenti e i settori che verranno favoriti dalla ri-elezione di Obama.
Thailandia
L'intero mercato del Sud-Est asiatico ha fatto abbastanza bene fino ad ora nel 2012, anche se la Tailandia ha certamente aperto la strada. Il paese ha rimbalzato da inondazioni e gravi tumulti ad essere il re dei rendimenti di mercato con un tasso di crescita del 7,5% nel 2013, in pratica tale da superare Pechino, pur non avendo tutti i suoi punti a favore.
Chi volesse indirizzarsi verso questo mercato può puntare su MSCI Thailand Investable Market Index Fund. L'ETF detiene 85 titoli concentrandosi per lo più sui finanziari (38%), energia (19,9%), e materiali (11%). Pur fermandosi a una resa che non va oltre l‘1,9%, può vantare una solidità della performance con aumenti costanti (anche del 22%) nel singolo anno.
Cile
Per gli investitori che cercano l'esposizione del Sud America, uno sguardo più da vicino e per la precisione verso il mercato cileno potrebbe essere una grande idea. La nazione ha puntato il suo sviluppo sulle commodities e nonostante il noto rallentamento di alcuni mercati del settorei tassi di crescita hanno tenuto abbastanza bene, il che suggerisce che l'economia cilena è più immune agli shock globali a differenza di quanto alcuni potrebbero pensare.
Per gli investitori che virano verso questo mercato nel loro portafoglio potrebbe essere utile considerare MSCI Chile Investable Market Index Fund. Il prodotto contiene solo 40 titoli ma le attività sono ben distribuiti tra utilities e industriali (20%), mentre i titoli finanziari e materie prime rappresentano oltre il 15% ciascuno. I punti negativi del prodotto, invece sono una certa volatilità e una resa relativamente modesta (1,7%) anche se la solidità indiscutibile potrebbe essere un fattore positivo per chi crede in un prossimo boom dCorea del Sud
In questo caso si uniscono un basso rischio e una serie di fattori per lo sviluppo prossimo futuro. Tra questi fattori, da citare l'inflazione molto bassa, a differenza del resto delle economie della regione. Non solo, ma utili possono essere anche i tassi relativamente ragionevoli, segno che la banca centrale ha ancora un certo margine d’azione in caso di intervento.
MSCI South Korea Index Fund, nel caso si voglia esplorare il mercato, ha quasi 3 miliardi di dollari con poco più di 100 titoli. I settori principali di questo fondo sono la tecnologia (inevitabile nella patria di Samsung) con il 32% e beni di consumo con un 18%, mentre industriali, finanziari e materie prime seguono a ruota, sempre con presenze a due cifre. Anche qui la resa è relativamente bassa, ma ciò che interessa è un profilo di esposizione molto diverso dagli altri Etf della zona e un andamento in linea con l'S&P 500 nell’ultimo anno (e in alcuni periodi anche superiore).
Se invece ci si vuole mantenere in zona occidentale, impossibile non sfruttare le elezioni americane (Usa, ovvio). Sappiamo bene che i settori in vantaggio con Obama son:
Homebuilders
L’housing in ripresa, il settore immobiliare per intenderci, sarà sicuramente stimolato in maniera ulteriore. Da un punto di vista prettamente politico mentre i repubblicani sono stati molto critici verso la politica dei tassi di interesse particolarmente bassi, l'amministrazione Obama continuerà a sostenere la Fed e il presidente Ben Bernanke con indubbi riflessi positivi per il mercato immobiliare. Non solo, ma vista la diminuzione dei pignoramenti ci sarà un aumento delle richieste di case.
Ecco allora che potrebbe tornare interessante un nome come * Shares Dow Jones US Home Construction Index Fund* che si rifà Dow Jones US Select Home Construction Index, che misura la performance del settore- casa. Siglato nel maggio 2006, il fondo ha ora più di $ 1.5 miliardi di attivi, che sono investiti in 28 aziende. Il fondo è particolarmente esposta al settore Costruzioni (64,3%), seguita da Materiali da costruzione e (17,6%) rivenditori autorizzati Home Improvement (13,3%). Su un rendimento minimo (0,35%) si può invece sottolineare oltre alle potenzialità future, anche un aumento del 78% da inizio anno
Clean Energy
L’amministrazione Obama punta alle energie pulite perciò vuole estendere le esenzioni d'imposta per le imprese del settore, contenute nel Fiscal Cliff, il taglio delle agevolazioni fiscali che partirà da gennaio 2013.
Un nome interessante sarebbe PowerShares Cleantech Portfolioche segue l'indice Cleantech e investe almeno il 90% del patrimonio complessivo in azioni in esso presenti. L'ETF è ben diversificato con 60 aziende, con i migliori titoli che costituiscono meno del 30% del totale attivo. A suo vantaggio una resa interessante, anche se non eccelsa dell’ 1,67%. Lanciato nell'ottobre 2006, il fondo ha finora attirato 68,2 milioni dollari di asset in gestione.
Telecom
Obama aveva caldeggiato l'espansione della banda larga e aveva da poco firmato un ordine esecutivo rendendo la costruzione della banda larga più veloce e più economica. In precedenza aveva lanciato il Piano nazionale a banda larga, con l'obiettivo di raggiungere il 90% della banda larga in tutta l'America entro il 2020.
Mentre la sua amministrazione non aveva rispettato alcuni degli obiettivi intermedi per il precedente progetto, ci potrebbe essere una maggiore spinta verso il raggiungimento degli obiettivi durante il suo secondo mandato come presidente.
Vanguard Telecom ETF mira a replicare il MSCI US Investable Market Telecommunication Services 25/50 Index. Con azioni di 35 aziende e 503,4 milioni dollari, il prodotto alloca la maggior parte del patrimonio (quasi il 71%) tra le prime 10 imprese. AT&T, Verizon e Sprint Nextel da sole coprono una quota del 50%, quindi un’accusa di essere forse un po’ sbilanciato potrebbe essere vera. Ottimi dividendi del 2,79%.
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