martedì 13 novembre 2012

PIRELLI CROLLA IN BORSA


Pirelli crolla all’indomani dei conti. Gli analisti frenano

Il titolo è affossato dalle vendite dopo la presentazione dei risultati, accompagnata da una revisione al ribasso delle guidance 2012. Le banche d’affari cambiano strategia, ma non tutte.
Tra le blue chips più penalizzate dalle vendite quest’oggi troviamo Pirelli che dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rialzo di circa un punto e mezzo percentuale, in controtendenza rispetto al mercato, quest’oggi è caduto nella rete dei ribassisti. Il titolo viene scambiato mentre scriviamo a 8,39 euro, con un affondo del 3,29%, alimentato peraltro da elevati volumi di scambio, visto che fino ad ora sono passate di mano oltre 2,9 milioni di azioni, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a quasi 2,5 milioni di pezzi.
Pirelli viene messo sotto pressione all’indomani della presentazione dei risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi dell’anno che sono stati diffusi ieri dopo la chiusura di Piazza Affari.
Il gruppo della Bicocca ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con ricavi in salita del 7,2% a 4,57 miliardi di euro, mentre l’utile netto è riuscito a fare ancora meglio, con un rialzo del 22,7% a 308,3 milioni di euro. Il reddito operativo ha evidenziato un incemento del 31,4% a 592,8 milioni di euro, mentre la posizione finanziaria netta è negativa per 1,87 miliardi di euro, rispetto al rosso di 1,7 miliardi di fine giugno.
Com temuto da diversi analisti, Pirelli ha rivisitato verso il basso i target per quest’anno relativi ai ricavi e al debito, mentre ha confermato le stime sulla redditività, con una previsione per l’ebit invariata a circa 800 milioni di euro. Per fine 2012 il fatturato è atteso ora a circa 6,15 miliardi rispetto all’indicazione fornita in precedenza pari a circa 6,45 miliardi, mentre il debito è previsto a 1,2 miliardi di euro in confronto alla previsione formulata in un primo momento che parlava di un dato inferiore a 1,1 miliardi di euro.I risultati diffusi dal gruppo sono inferiori alle attese di Banca Akros che in particolare per l’utile netto aveva previsto un dato più corposo a 313 milioni di euro. Proprio questa mattina gli analisti hanno deciso di rivedere la loro strategia sul titolo, cambiando la raccomandazione da “buy” a “hold”, con un prezzo obiettivo a 10 euro. 
Anche gli analisti di Equita SIM hanno richiamato l’accento sull’utile netto inferiore alle alle loro aspettative, mentre non sono stati sorpresi dalla revisione delle guidance per l’anno in corso. La SIM milanese conferma le sue stime, riconoscendo però che gli obiettivi previsti per l’intero anno sono più sfidanti, dal momento che il quarto trimestre deve registrare volumi stabili su base annua. Gli analisti segnalano inoltre che dalla conference call è emerso che per ora non vi è alcuna pressione dei prezzi sul premium e non ci sono motivi per ora per svalutare i crediti Prelios. Non cambia intanto la view positiva sul titolo che resta da acquistare con un fair value a 10,5 euro.
Negativo invece il giudizio di Mediobanca che su Pirelli mantiene un rating “underperform”, con un prezzo obiettivo a 7,5 euro. Gli analisti dell’istituto di Piazzetta Cuccia segnalano che il gruppo ha evidenziato conti in linea con le stime, deludendo però sul fronte dell’utile netto a causa della svalutazione di Rcs.
Mediobanca sottolinea per la prima volta un rallentamento del segmento premium nelle guidance 2012, con volumi visti in rialzo del 17%-18% su base annua, rispetto alla stima precedente che indicava un incremento del 20%, su volumi complessivi attesi in calo del 5%-5,5%, rispetto alla flessione pecedente del 3%-4%.

Nessun commento:

Posta un commento