Forse la notizia del giorno è che la discesa dei listini si è arrestata, o quasi, nel senso che perlomeno su qualche Piazza europea è tornata a farsi vedere una freccia verde, di questi tempi è già molto.
Sembra così che la discesa delle Borse, all’indomani della riconferma di Obama, possa prendersi una pausa, il nostro indice principale ha “tenuto” quota 15.000 punti, rimbalzando in intraday e terminando sopra il minimo di giornata di quasi un punto e mezzo.
Il dato macro più importante in arrivo oggi dagli Usa è risultato decisamente positivo, si tratta dell’indice di fiducia del Michigan, arrivato a 84,9 punti, quindi salito ben oltre le attese. Un livello straordinariamente elevato, il più alto dal luglio 2007, quindi prima dell’inizio della crisi.
Oggi in Europa la Borsa peggiore è risultata Francoforte (-0,58%), più o meno sui nostri livelli Londra (-0,11%) e, invece, in rialzo Parigi (+0,47%). Attualmente Wall Street continua a risalire ed in particolare il Nasdaq sembra molto tonico.
Il Ftse Mib (-0,09%) ha risentito, come spesso accade, della debolezza dei bancari, ma non sono mancati anche rialzi “pesanti” come ad esempio Finmeccanica (+6,30%) che arresta la caduta ed ora sembra possa di nuovo puntare dapprima a quota 4 euro, e successivamente ai massimi dell’anno situati intorno ai 4.35 euro.
I dati della trimestrale hanno premiato Telecom Italia (+3,68%) che però era scesa a tali livelli che difficilmente avrebbe potuto proseguire il trend ribassista.
Bene anche Saipem (+1,90%), ma è ancora presto per capire se ci troviamo di fronte ad un’inversione di tendenza o solamente ad un rimbalzino.
Come sempre una seduta in controtendenza per Parmalat (+1,40%) guidato da tempo nella forchetta 1,7/1,8 euro.
n rialzo anche Mediaset (+1,35%) le cui quotazioni sono tutt’ora su valori ridicoli.
Guardando la classifica dal basso è da sottolineare il terzo forte ribasso consecutivo di Mediolanum (-4,96%) che effettivamente nei giorni scorsi aveva raggiunto quotazioni decisamente elevate se rapportate al momento economico.
Nuovo capitombolo per Autogrill (-2,75%) che perlomeno, rispetto alla vigilia, oggi ha terminato le contrattazioni lontana dai minimi intraday.
Si ridimensiona anche Mediobanca (-2,66%), ma anche questo lo riteniamo un calo “fisiologico”, una considerazione che facciamo anche per Atlantia (-2,64%).
Ed eccoci così alla sfilata delle Popolari con Banco Popolare (-2,21%), BpER (-2,03%), Banca MPS (-1,84%) e Ubi Banca (-1,61%).