venerdì 9 novembre 2012

FOCUS SU TELECOM



Telecom Italia festeggia i conti. Atteso un recupero del titolo

Il gruppo ha consegnato risultati sostanzialmente in linea con le attese, con una forte riduzione del debito, accompagnati da una conferma degli obiettivi 2012. C’è un po’ di scetticismo sul raggiungimento dei target, ma le banche d’affari invitano all’acquisto.
Una seduta all’insegna del riscatto quella odierna per Telecom Italia che sta mettendo a segno un bel rally, con un movimento in netta controtendenza rispetto a quello del Ftse Mib. Dopo ave chiuso la sessione di ieri con un calo di poco superiore ad un punto percentuale, quest’oggi il titolo ha ripreso con decisione la via dei guadagni, senza risentire più di tanto della flessione che sta interessando il mercato. Le azioni dell’ex monopolista italiano, che occupano la seconda posizione nel paniere delle blue chips, vengono scambiate a 0,6865 euro, con un progresso del 3%, sostenuto da volumi di scambio elevati, visto che fino ad ora sono passati di mano oltre 58 milioni di titoli, contro la media giornaliera degli lutimi tre mesi pari a poco più di 51 milioni di pezzi.
Telecom Italia si rende così protagonista di un primo recupero, dopo una lunga fase discendente partita alla fine della prima decade di settembre, quando il titolo quotava in area 0,85 euro, e che ha portato a cedere poco più del 20% fino a ieri.
A regalare brio al titolo è la diffusione dei risultati dei primi nove mesi dell’anno che ono stati archiviati con un utile netto di 1,92 miliardi di euro, rispetto alla perdita di 1,25 miliardi registrata nello stesso periodo dello scorso anno, ma il dato è sostanzialmente in linea con quello dello scorso anno se si esclude la svalutazione dell’avviamento che ha portato i primi nove mesi del 2011 ad un rosso di 1,256 miliardi di euro.
I ricavi si sono attestati a 22,06 miliardi di euro, confermando anche in questo caso il dato del 2011 pari a 22,05 miliardi, appena sotto i 22,087 messi in conto dalla comunità finanziaria. L’Ebitda è stato pari a 8,86 miliardi di euro, rispetto agli 8,868 attesi dal consensus, mentre il debito netto è calato a 29,485 miliardi rispetto ai 30,785 di fine giugno, anche in questo caso in linea con le previsioni del mercato che puntava ad un dato pari a 29,472 miliardi.Il presidente del gruppo, Franco Bernabè, ha dichiarato che la buona generazione di cassa ha più che compensato il fabbisogno per il pagamento dei dividendi e delle imposte e consente di confemare gli obiettivi già presentati al mercato. Il manager ha aggiunto che la redditività del gruppo da lui guidato si conferma solida e tra le migliori del comparto, grazie anche al continuo miglioramento dell’efficienza operativa che permettere di sostenere lo sviluppo delle reti di nuova generazione. 
Telecom Italia procederà inolte con un taglio aggressivo dei costi, mentre ocn riferimento allo spin-off della rete, il Cda si riunirà a dicembre. Tutto dipenderà dai cambiamenti che il gruppo inizia a vedere nel contesto regolatorio e se ciò si trasformerà in maggiore valore, allora si andrà avanti con il progetto di separazione della rete.
Commentando i risultati diffusi da Telecom Italia, gil analisti di Equita SIM hanno parlato di numeri sostanzialmente in linea con le attese. La SIM milanese ricorda che il management ha confermato le guidance sul debito, ma gli analisti le definiscono piuttosto aggressive alla luce delle difficoltà di dismettere Telecom Italia Media. In attesa di novità Equita SIM non cambia strategia sul titolo che resta da mantenere in portafoglio, con un prezzo obiettivo a 0,75 euro.
Anche Mediobanca parla di risultati in linea con le attese, segnalando che gli stessi lasciando spazio ad un recupero del titolo. Questo però non ha portato gli analisti, almeno per ora, a rivedere la strategia su Telecom Italia, il cui rating resta fermo a “neutral”, con un target price a 0,65 euro.
A scommettere sulle azioni dell’ex monopolista italiano sono i colleghi di Keper che ribadiscono la raccomandazione “buy”, con un fai value a 1,1 euro. Il broker segnala che il deterioramento del business domestico era già scontato dagli investitori, aggiungendo che il dividendo dovrebbe essere mantenuto invariato da Telecom Italia in attesa che nel quarto trimestre sia confermata una riduzione del capitale circolante netto di un miliardo e la dimissione di Telecom Italia Media per 400 milioni di euro.

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