Si preannuncia un’altra seduta in discesa per la piazza azionaria americana che dopo la flessione delle ultime due sedute pare destinata a perdere ancora terreno. Questo è quanto viene anticipato dai futures sui principali indici che viaggiano tutti in discesa, con il contratto sull’S&P500 in ribasso dello 0,53%, seguito da quello sul Nasdaq100 che si difende meglio con una flessione dello 0,28%.
Il primo dato macro di oggi ha permesso ai futures di risollevarsi leggermente dai minimi intraday, visto ad ottobre i prezzi all’importazione sono saliti dello 0,5%, in frenata rispetto al rialzo dell‘1,1% precedente, ma oltre le attese degli analisti che si aspettavano una lettura invariata.
Il mercato attende di conoscere altri due aggiornamenti macro che saranno diffusi dopo l’avvio degli scambi. Si tratta del dato preliminare relativo alla fiducia Michigan di novembre per il quale le stime parlano di una lettura a 82,5 punti, sostanzialmente in linea con quella di ottobre pari a 82,6 punti. In agenda anche le scorte all’ingrosso di settembre che dovebbero salire dello 0,4% rispetto alo 0,5% precedente. Segnaliamo inoltre un discorso di James Bullard, presidente della Fed di St.Louis che parlerà dell’economia e della politica monetaria.
Intanto a mettere sotto pressione gli investitori sono le costanti preoccupazioni relative al fiscal cliff, visto che la mancanza di un accordo su questo fronte porterà gli Stati Uniti verso la recessione il prossimo anno, con ricadute negative anche sul rating del Paese.
Tra i vari titoli da seguire Groupon che ieri a mercati chiusi ha presentato i risultati del terzo trimestre, deludendo le attese degli analisti. Il gruppo ha archiviato il periodSi prevede una partenza in forte calo per JC Penney che lascia su parterre circa il 6% nella fase di pre-apertura. Il gruppo si è lasciato alle spalle il terzo trimestre con una pedita di 123 milioni di dollari, in miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A livello adjusted la perdita per azione è stata di 0,93 dollari, ben oltre il rosso di 7 cents su cui aveva scommesso la comunità finanziaria. I ricavi sono calati del 26% a 2,93 miliardi di dollari, rispetto ai 3,27 stimati dal mercato.
Infine, tra i titoli dl Dow Jones si guarderà a Walt Disney che nel quarto trimestre dell’esercizio fiscale da poco concluso ha conseguito un utile per azione di 0,68 dollari, n linea con le attese. A deludere sono stati i ricavi che sono aumentati del 3% a 10,8 miliardi di dollari, poco sotto i 10,9 messi in preventivo dagli analisti.o considerato con un rosso di 3 milioni di dollari e un risultato per azione pari a 0, al di sotto dei 3 cents previsti dalla comunità finanziaria. I ricavi sono saliti del 32% a 568,6 milioni di dollari, ma le stime erano per un fatturato più corposo a 590 milioni.
Si prevede una partenza in forte calo per JC Penney che lascia su parterre circa il 6% nella fase di pre-apertura. Il gruppo si è lasciato alle spalle il terzo trimestre con una pedita di 123 milioni di dollari, in miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A livello adjusted la perdita per azione è stata di 0,93 dollari, ben oltre il rosso di 7 cents su cui aveva scommesso la comunità finanziaria. I ricavi sono calati del 26% a 2,93 miliardi di dollari, rispetto ai 3,27 stimati dal mercato.
Infine, tra i titoli dl Dow Jones si guarderà a Walt Disney che nel quarto trimestre dell’esercizio fiscale da poco concluso ha conseguito un utile per azione di 0,68 dollari, n linea con le attese. A deludere sono stati i ricavi che sono aumentati del 3% a 10,8 miliardi di dollari, poco sotto i 10,9 messi in preventivo dagli analisti.
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