Piazza Affari: solo vendite
Rimbalzo di Campari, Tenaris, S.Ferragamo e Tod’s, per il resto un diluvio di vendite sul nostro Ftse Mib che torna sotto quota 15.000 punti.
PER INFO VISITA IL SITO: FINANZAINCHIARO.IT
Naturalmente ora è tutta colpa di Sandy, cala la produzione industriale? Colpa di Sandy. Cala l’utilizzo della capacità produttiva? Colpa di Sandy.
Nella realtà l’uragano ha fatto disastri, ma nulla ha a che vedere con i “disastri” che stiamo vedendo sulle Borse di tutto il mondo, questi crolli hanno ben altre origini.
Una volta si attendevano le elezioni negli Stati Uniti perché normalmente erano seguite da un trend positivo in Borsa giustificato dalla consueta “luna di miele” che i mercati concedevano al nuovo Presidente.
In questo caso, invece, si è verificato proprio l’opposto, i mercati sono rimasti sostenuti prima delle elezioni (drogati? Quien sabe), per poi crollare contemporaneamente alla chiusura dei seggi, anzi, per la precisione, qualcuno (i soliti ben informati) aveva già cominciato a vendere qualche giorno prima.
Ed ora non c’è assolutamente nessuna possibilità di capire dove si fermerà il “tronco” che sta rotolando a valle, di sicuro c’è una cosa: chi gli si pone davanti per sbarragli la strada, almeno per ora, viene travolto.
La seduta odierna, da questo punto di vista, è stata emblematica, si parte in territorio positivo, ma ci si rimane solo per pochi minuti perché sui book arrivano esclusivamente vendite, poi assistiamo ad un recupero determinato dall’illusione (data dai futures americani) che Wall Street possa rimbalzare, ed infine, con la conferma che anche a New York si immettono solo dei “sell”, arriva lo strapiombo finale con chiusura sul minimo di giornata.
Insomma non si guarda più ai prezzi, si vende perché cinque minuti dopo le quotazioni saranno senz’altro diminuite.
Oggi il Ftse Mib (-2,02%) ha indossato la maglia nera di giornata con il comparto bancario di nuovo in sofferenza e diversi titoli che sono scesi a livelli “da paura”.Sul fondo della classifica troviamo di nuovo Banca Popolare di Milano (-5,21%), per l’Istituto meneghino si tratta del settimo ribasso nelle ultime otto sedute e lo spettro di tornare verso quotazioni “primaverili”.
Torna a scendere paurosamente Telecom (-4,68%) di nuovo decisamente sotto quota 0,7 euro, cioè su livelli pre-fallimentari.
Bastonato dal mercato anche Exor (-3,90%) ora tornato sotto quota 19 euro, a picco Autogrill (-3,74%) nelle ultime sette sedute un bilancio di -13,44% con sei ribassi.
Ed eccoci al gruppo dei bancari: Mediobanca (-3,64%), Ubi Banca (-3,64%), Unicredit (-3,29%) e Intesa San Paolo (-3,19%).
Lascia sul terreno anche oggi più di tre punti percentuali Mediaset (-3,16%) arrivato a quota 1,166 euro, sembra incredibile.
Strano ma vero, in una giornata così ci sono stati anche quattro titoli che hanno terminato le contrattazioni con un rialzo, in particolare segnaliamo il rimbalzo di Campari (+1,00%) e la “tenuta” su questi livelli di Tenaris (+0,63%), siamo confidenti che se il prezzo del greggio dovesse perlomeno stabilizzarsi il titolo tornerebbe in breve tempo su quotazioni più consone (15/16 euro).
Freccia verde anche per i due titoli del lusso Salvatore Ferragamo (+0,37%) e Tod’s (+0,06%).
Si è conclusa così in negativo (-2,14%) anche questa settimana, ed il nostra indice principale è sceso nuovamente sotto quota 15.000 punti, non accadeva dallo scorso 30 agosto, forse era prevedibile, certo che sarebbe proprio opportuno vedere arrivare dal mercato perlomeno un tentativo di reazione, auguriamoci che ciò accada già dalla prossima ottava.
Nessun commento:
Posta un commento