giovedì 8 novembre 2012

CREDIT CRUNCH IMMUTATO IN ITALIA


Il credit crunch non accenna a diminuire in Italia

08 novembre 2012 - 12.26
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Il credit crunch non accenna a diminuire in ItaliaIl credit crunch è ancora una nota dolente in Italia, dove si accentua il calo dei prestiti alle imprese, determinando un'asfissia finanziaria, soprattutto per le PMI.

I prestiti bancari al settore privato a settembre - secondo gli ultimi dati Bankitalia - sono calati dello 0,8% dopo il -0,2% di agosto. Il dato è corretto per il valore delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dalle banche.

La diminuzione è da imputare soprattutto al calo dei prestiti alle imprese, pari al 3,2% (-1,9% ad agosto), ma rallenta anche la crescita dei prestiti alle famiglie che si attesta allo 0,1% dallo 0,4% di agosto.

I tassi d'interesse sui finanziamenti alle famiglie sono calati al 4,1% dal 4,21%, quelli per il credito al consumo sono saliti invece al 9,73% dal 9,71%. I tassi praticati alle imprese di importo inferiore ad 1 milione, sono diminuiti al 4,42% dal 4,55% e quelli sui prestiti di importo superiore sono cresciuti al 2,91% dal 2,67%. I tassi sui depositi si attestano all'1,27% (1,25% ad agosto).

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