giovedì 8 novembre 2012

LA STRATEGIA SULLA CINA DI GOLDMAN SACHS


Cina, le scelte di portafoglio di Goldman Sachs Asset Management

Di Elena Collini
Cina, le scelte di portafoglio di Goldman Sachs Asset Management
Mentre la Cina si avvicina all’appuntamento politico più importante del decennio con la fine dell'amministrazione del presidente Hu Jintao e del premier Wen Jiabao, gli investitori si chiedono cosa cambierà per i loro portafogli. Secondo Kathryn Koch, Managing Director di Goldman Sachs Asset Management, società che gestisce un patrimonio di 856 miliardi di dollari, questa transizione sarà indolore perché i programmi economici di Pechino sono molto chiari e si traducono nel rendere l’economia nazionale sempre più basata sui consumi interni.

La domanda che al limite dobbiamo porci, e che si porrà la Cina stessa una volta ultimato il passaggio di consegne, è se questo modello di crescita sia sostenibile nel tempo. In effetti, in occasione dell’apertura del diciottesimo Congresso del partito comunista, il presidente cinese ha annunciato un cospicuo pacchetto di riforme economiche che hanno lo scopo di raddoppiare il pil nel prossimo decennio.

Hu Jintao ha affermato che sarà fondamentale rafforzare la domanda interna e le richieste dei consumatori, aumentando anche gli investimenti. I segnali, continuano da Goldman Sachs Asset Management, sono positivi. Nel prossimo decennio Pechino insieme agli altri Bric e ai cosiddetti Next Eleven trainerà la ripresa globale. Eppure gli investitori retail italiani sono ancora diffidenti.

La società di investimenti insieme a GFK Eurisko ha condotto un sondaggio in merito al loro approccio verso le diverse asset class. Dalla ricerca emerge che la maggioranza dei risparmiatori del nostro Paese ritiene che le economie mature abbiano fondamentali più solidi, livelli di consumo interni più elevati e valute più forti.

Ai microfoni di Class Cnbc Koch ha spiegato perché si sbagliano e soprattutto su quali settori puntare per cogliere le opportunità legate alle economie in rapida espansione. La strategia di GSAM consiste nell'esposizione alle aziende che beneficeranno dell'aumento dei consumatori della classe media siano esse grandi gruppi globali o realtà locali. Da guardare con attenzione i produttori e i distributori di beni di prima necessità, mentre sul mercato statunitense restano attraenti i titoli del comparto tecnologico.

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