venerdì 9 novembre 2012

IN CINA BUONI DATI SULLA PRODUZIONE INDUSTRIALE


Corre la produzione industriale in Cina, ma le borse guardano alla Grecia

Di Francesca Gerosa
Corre la produzione industriale in Cina, ma le borse guardano alla Grecia
Il sostegno ai mercati europei questa mattina arriva dalla Cina dove la produzione industriale cinese ha segnato una crescita tendenziale del 9,6% a ottobre, in accelerazione rispetto al +9,2% di settembre. Il dato ha superato le attese degli analisti, che avevano previsto un'espansione del 9,4%. Meglio del previsto anche le vendite al dettaglio, salite del 14,5% contro il +14,2% di settembre e il +14% previsto.

Mentre l'nflazione in Cina ha rallentato a ottobre all'1,7% anno su anno, meno di settembre quando si è attestata all'1,9%. E' la lettura più bassa da 33 mesi. Il consenso degli economisti si attestava a +1,9%. L'agenda macro proseguirà in giornata coi dati sulla produzione industriale di settembre in Italia e Grecia. In Francia ha registrato un -2,7% mese su mese contro un atteso -1,5%.

Dopo il preoccupante dato tedesco di mercoledì, -1,8% a settembre su attese per un più contenuto -0,6%, in Italia le attese sono per una contrazione dell'1,4%, dopo il +1,7% di agosto, a causa del congelamento della domanda interna, del permanere di difficoltà di accesso al credito e di una crescita globale non particolarmente effervescente.

Gli operatori guardano naturalmernte ancora alla Grecia che anche ieri non ha mancato di pesare sul mercato obbligazionario spingendo lo spread Btp/Bund fino a un passo da quota 370 punti base: stamani scambia a 370 punti base (tasso del 5,06%). A pesare sono state le indiscrezioni di stampa secondo cui Atene non riceverà la tranche di aiuti la prossima settimana. Domenica si terrà ad Atene la seconda importante votazione parlamentare sul budget 2013.

L'appuntamento si presenta meno rischioso di quello di mercoledì, quando l'aula ha votato a favore del pacchetto di austerità fiscale per il biennio 2013-2014 e di riforma del mercato del lavoro. L'esito del voto di domenica, prima che si parlasse di questo ulteriore rinvio, doveva essere risolutivo per sbloccare il versamento di 31 miliardi di euro da parte dell'Eurogruppo del 12 novembre.

A Piazza Affari, dove il Ftse Mib sale dello 0,20% a 15.224 punti, Telecom Italiabeneficia dei risultati superiori alle attese in termini di utile netto: 1,9 miliardi nei primi 9 mesi del 2012 e cresce del 3,60% a quota 0,69 euro. Generali (+0,08% a 12,41 euro), invece, ha registrato un utile operativo sopra le attese degli analisti a 949 milioni di euro grazie al settore Vita (545 milioni), il combined ratio (rapporto tra risarcimenti pagati e premi incassati) è invece in linea con le attese. Il patrimonio netto a 19,2 miliardi è migliore del previsto come il solvency I (indice di solvibilità) a 145% (era previsto a 134%).

Per il 2012 la società stima un utile operativo superiore a 4 miliardi, ma un utile netto a 291 milioni inferiore alle attese del consensus pari a 361 milioni. Attenzione anche aFiat (+0,52% a 3,50 euro) dopo che il commissario Ue, Antonio Tajani ha presentato il piano Cars 2020 di aiuti al settore ricerca e sviluppo per il comparo auto, criticata dall'associazione dei costruttori auto per i tempi di implementazione troppo lunghi. Si parla di incentivi per 2 miliardi di euro su un totale di investimenti in Europa di 28 miliardi.

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