Le borse tentano l'allungo ma resta una cautela di fondo
06 novembre 2012 - 11.52
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Borse in recupero a fine mattinata, grazie ai segnali rassicuranti che arrivano dall'America, dove i Futures americani mostrano discreti rialzi ed anticipano un'apertura buona per Wall Street. La cautela resta il tema dominante anche per questa giornata, in attesa dell'esito delle elezioni Presidenziali in USA.
Attesa spasmodica per il risultato elettorale di USA 2012, che verrà anticipato dai primi exit poll delle votazioni anticipate in Florida, mentre si rincorrono gli ultimi sondaggi, che vedono una situazione ancora molto incerta ed un contrasto fra le preferenze nazionali e l'aggiudicazione dei voti dei grandi elettori. Dall'esito delle Presidenziali dipenderà anche l'andamento dei mercati, perché solitamente una vittoria dei repubblicani avvantaggia l'azionario ed un trionfo dei democratici alimenta i Treasury.
L'Europa resta al palo, dopo che i dati sui PMI dei servizi e della produzione hanno confermato una profonda recessione delle maggiori economie del Vecchio Continente. L'indice PMI della Produzione è scivolato a 45,7 punti e quello delle Attività Terziarie a 46. La produzione complessiva e la ricchezza generata dai due settori è in forte calo e segna il tasso di contrazione più ampio dal giugno 2009.
Resta appesa anche la 'questione Grecia', in vista dell'appuntamento di domani con il Parlamento ellenico, che dovrà approvare un nuovo piano di austerità da 13 miliardi,. pena il venir meno della nuova tranche di aiuti. Proprio ieri, il Premier Antonis Samaras ha lanciato un appello ai parlamentari, richiamandoli all'ordine e facendo leva sul senso di responsabilità.
L'euro è ingessato e scambia sul dollaro in prossimità degli 1,28 USD, mentre ritraccia lo spread BTP-Bund che si porta a 351 punti.
Francoforte guida gli Eurolistini, con un progresso dello 0,7%, a braccetto con Bruxelles, Amsterdam e Parigi, che mostrano rialzo nello stesso ordine di grandezza. Bene anche Milano che vede salire l'indice FTSE MIB dello 0,68%, procedendo appena davanti a Londra che cresce dello 0,55%. Positive anche Madrid +0,5% e Zurigo +0,4%.
In vetta al paniere principale Fiat, che snobba il calo della concorrente Volkswagen, la quale ha lanciato un nuovo bond convertibile.
Brilla anche STM, in scia all'andamento sostenuto dei chip europei, guidati da ARM Holdings che ha annucniato la partecipaizone ad un consorzio per l'acquisto dei brevetti di MIPS Technologies.
Ben impostate le banche, guidate dal Montepaschi e dal banco Popolare.
In chiaroscuro gli energetici, con Tenaris che si conferma la peggiore del paniere, risentendo del downgrade di Goldman Sachs a 'sell'. Bene Enel, nonostante Moody's abbia tagliato il rating di lungo termine, per allinearlo a quello sovrano.
Torna in auge Mondadori, che ha ceduto una joint venture in Spagna e America Latina e nominato il nuovo direttore dei periodici, proseguendo in un ambizioso piano di riorganizzazione del gruppo.
Corre Banca Generali, in attesa dei risultati.
Attesa spasmodica per il risultato elettorale di USA 2012, che verrà anticipato dai primi exit poll delle votazioni anticipate in Florida, mentre si rincorrono gli ultimi sondaggi, che vedono una situazione ancora molto incerta ed un contrasto fra le preferenze nazionali e l'aggiudicazione dei voti dei grandi elettori. Dall'esito delle Presidenziali dipenderà anche l'andamento dei mercati, perché solitamente una vittoria dei repubblicani avvantaggia l'azionario ed un trionfo dei democratici alimenta i Treasury.
L'Europa resta al palo, dopo che i dati sui PMI dei servizi e della produzione hanno confermato una profonda recessione delle maggiori economie del Vecchio Continente. L'indice PMI della Produzione è scivolato a 45,7 punti e quello delle Attività Terziarie a 46. La produzione complessiva e la ricchezza generata dai due settori è in forte calo e segna il tasso di contrazione più ampio dal giugno 2009.
Resta appesa anche la 'questione Grecia', in vista dell'appuntamento di domani con il Parlamento ellenico, che dovrà approvare un nuovo piano di austerità da 13 miliardi,. pena il venir meno della nuova tranche di aiuti. Proprio ieri, il Premier Antonis Samaras ha lanciato un appello ai parlamentari, richiamandoli all'ordine e facendo leva sul senso di responsabilità.
L'euro è ingessato e scambia sul dollaro in prossimità degli 1,28 USD, mentre ritraccia lo spread BTP-Bund che si porta a 351 punti.
Francoforte guida gli Eurolistini, con un progresso dello 0,7%, a braccetto con Bruxelles, Amsterdam e Parigi, che mostrano rialzo nello stesso ordine di grandezza. Bene anche Milano che vede salire l'indice FTSE MIB dello 0,68%, procedendo appena davanti a Londra che cresce dello 0,55%. Positive anche Madrid +0,5% e Zurigo +0,4%.
In vetta al paniere principale Fiat, che snobba il calo della concorrente Volkswagen, la quale ha lanciato un nuovo bond convertibile.
Brilla anche STM, in scia all'andamento sostenuto dei chip europei, guidati da ARM Holdings che ha annucniato la partecipaizone ad un consorzio per l'acquisto dei brevetti di MIPS Technologies.
Ben impostate le banche, guidate dal Montepaschi e dal banco Popolare.
In chiaroscuro gli energetici, con Tenaris che si conferma la peggiore del paniere, risentendo del downgrade di Goldman Sachs a 'sell'. Bene Enel, nonostante Moody's abbia tagliato il rating di lungo termine, per allinearlo a quello sovrano.
Torna in auge Mondadori, che ha ceduto una joint venture in Spagna e America Latina e nominato il nuovo direttore dei periodici, proseguendo in un ambizioso piano di riorganizzazione del gruppo.
Corre Banca Generali, in attesa dei risultati.
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