CHI VUOLE GUADGNARE IN BORSA?
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NON VE NE PENTIRETE !!!!
lunedì 5 novembre 2012
FOCUS SUI BANCARI
Banche in ordine sparso. Dagli analisti arrivano cattive notizie
I titoli del comparto stanno cercando di dare un seguito al buon rialzo della vigilia, ma ci riescono solo alcuni. Gli esperti mantengono una view negativa per via dei numerosi problemi con cui bisognerà ancora fare i conti. Le attese sulle trimestrali e le strategie da seguire.
Alberto Susic
Dopo una mattinata trascorsa in territorio negativo, anche Piazza Affari è riuscita a cambiare direzione di marcia e ad imboccare la via dei guadagni, sulla scia delle positive indicazioni arrivate dal report sull’occupazione americana. Lo shopping favorisce anche i titoli del settore bancario che già ieri si sono resi protagonisti di un buon rialzo e quest’oggi cercano di allungare il passo, muovendosi però con un ritmo meno vivace e peraltro in maniera contrastata. Non è riuscito a liberarsi dal segno meno Banca Popolare dell’Emilia Romagna che arretra dello 0,99%, seguito da Banco Popolare che cede lo 0,4%, mentre Intesa Sanpaolo si mantiene sui valori del close di ieri.
Poco sopra la parità Banca Popolare di Milano e Ubi Banca che salgono dello 0,05% e dello 0,06%, preceduti da Unicredit che si apprezza di quasi un punto, ma i due best performer di oggi sono Monte Paschi e Mediobanca che mettono a segno un progresso rispettivamente del 2,91% e del 2,68%. Ad accendere i riflettori sui bancari ci ha pensato quest’oggi Societè Generale, i cui analisti mantengono una view neutrale sul comparto a livello europeo e una visione negativa sugli istituti di credito del Belpaese. Le condizioni macro non offriranno alcun sostegno nel breve alle banche italiane, alle quali sono preferite quelle europee che vantano un Rote elevato. I fondamentali degli istituti di credito del nostro Paese si confermano ancora deboli e non c’è alcun elemento valido per pensare ad un re-rating del comparto. Le prospettive del resto non sono certo rosee, visto che è in aumento la pressione sui margini con l’Euribor sceso su nuovi minimi storici, senza dimenticare che a ciò si accompagna un peggioramento costante della qualità del credito.
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