Il lusso sfila a Piazza Affari, nuovo record per Luxottica
Di
Francesca Gerosa
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Europa prudente, volumi contenuti |
Lo spread Btp/Bund, invece, si restringe ulteriormente a 345 punti base, favorendo il consolidamento del rialzo delle banche italiane dopo che Bankitalia ieri ha invitato alla cautela sui dividendi e a rafforzare gli accantonamenti su crediti. Questi i messaggi arrivati dal governatore di via Nazionale: possono distribuire dividendi significativi solo le banche che hanno coefficienti patrimoniali già adeguati; tutte le banche devono aumentare il coverage delle sofferenze.
Il ceo di Intesa Sanpaolo (+1,05% a 1,25 euro) ha ribadito che, a meno di eventi imprevedibili, conferma la guidance di distribuire un dividendo di almeno 5 centesimi di euro (6,2 centesimi per le risparmio). Sul fronte della copertura delle sofferenze la media è pari al 56%. Al top ci sono Mediobanca (66%) e Intesa Sanpaolo (64%), mentre Ubi Banca e il Banco Popolare sono attorno al 40%, ma con una maggiore granularità dei crediti.
In rialzo anche Unicredit (+1,76% a 3,46 euro) con gli analisti che non credono all'ipotesi di una fusione con Intesa. Unicredit sarebbe la banca che incorpora Intesa perché l'operazione inversa potrebbe creare problemi con le autorizzazioni dei vari Paesi in cui Piazza Cordusio è presente.
"Ci sembra uno scenario molto improbabile per le enormi complicazioni. Crediamo, inoltre, che come nel caso della fusione Intesa-Sanpaolo i concambi sarebbero vicini ai prezzi di mercato", commentano gli analisti di Equita. "Se fosse vera le azioni Intesa risparmio verrebbero certamente convertite per evitare l'assemblea speciale".
Ma a livello settoriale vanno in scena le società del lusso, in particolare Luxottica che ha toccato un nuovo massimo storico a quota 29,84 euro e ora avanza dell'1,36% a 29,75 euro. Il mercato apprezza le mosse M&A del gruppo di Del Vecchio che oggi dovrebbe annunciare l'accordo per l'acquisto della francese Alain Mikli.
Un'acquisizione di dimensioni limitate, nell'ordine dei 100-150 milioni id euro, ma molto coerente con la strategia del gruppo. Per quanto riguarda l'altro dossier sul tavolo di Luxottica, Salmoiraghi & Viganò, il deal dovrebbe avvenire a metà novembre.
"Il gruppo sta guardando più attivamente all'M&A, visto il basso livello di leverage raggiunto", scrivevano ieri in una nota gli analisti di Equita. "Considerato il track record del gruppo, pensiamo che l'M&A sia un driver importante per la performance del titolo", avevano aggiunto, confermando il rating buy e il target price a 33 euro sul titolo. Acquisti forti anche su Tod's (+3% a 93 euro) e Ferragamo (+4,28% a 16,34 euro), reduce da qualche seduta debole.
Con Asia e Giappone che contribuiscono al 49% del fatturato del gruppo Ferragamo, il titolo beneficia dei buoni dati macro arrivati oggi dalla Cina dove l'indice pmi manifatturiero a ottobre è salito sopra i 50 punti dopo due mesi di contrazione. L'indice si è attestato a 50,2 punti, in rialzo rispetto ai 49,8 di settembre.
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