giovedì 1 novembre 2012

CHRYSLER E FIAT , BOOM SUL MERCATO AMERICANO


Chrysler infila un record dietro l'altro in Usa, mentre Fiat viaggia su di giri in Brasile


 


Chrysler infila un record dietro l'altro in Usa, mentre <a href="/quotazioni/quotazioni.asp?step=1&action=ricerca&codiceStrumento=u2ae&titolo=FIAT">Fiat</a> viaggia su di giri in Brasile
Il miglior ottobre dal 2007 per Chrysler. La controllata di Fiat ha venduto lo scorso mese negli Stati Uniti 126.185 unità, il 10% in più rispetto alle 114.512 unità dello stesso periodo del 2011. I marchi Chrysler, Dodge, Ram Truck e Fiat hanno tutti incrementato le vendite anno su anno, con il gruppo che segna così il trentunesimo mese consecutivo di crescita.

"Nonostante l'uragano Sandy", ha osservato Reid Bigland, responsabile commerciale per gli Stati Uniti e presidente e ad del marchio Dodge, "il terzo trimestre si è chiuso con un utile operativo di 706 milioni di dollari, in aumentato del 46% rispetto al 2011 dando ulteriore dimostrazione delle validità del nostro approccio rigoroso alla crescita delle vendite".

Con un aumento delle vendite del 20%, il marchio Dodge ha segnato il miglior ottobre degli ultimi cinque anni e il diciassettesimo mese consecutivo di crescita. Non solo. Le 40.611 unità vendute rappresentano il volume più elevato tra i vari marchi del gruppo nel mese di ottobre. Nel dettaglio, le vendite del Dodge Journey sono aumentate del 18%, quelle della Dodge Avenger del 7%, quelle della Dodge Dart del 4%.

Record per record, con un incremento del 49%, il Dodge Grand Caravan ha registrato il più elevato aumento percentuale tra i vari modelli del marchio, segnando anche il decimo mese consecutivo di aumenti e il miglior ottobre degli ultimi cinque anni. Il marchio Ram Truck, pur registrando un incremento delle vendite del 17%, non è stato all'altezza. Nemmeno il marchio Chrysler (+5%) che però ha visto le vendite della Chrysler 300 salire del 40%.

Stupisce il marchio Fiat che in Usa ha segnato un +89%, il più elevato aumento percentuale tra i vari marchi del gruppo con la Fiat 500 che ha stabilito un nuovo record di vendita. Invece in Brasile per il decimo anno Fiat è al primo posto con una quota che tra gennaio e ottobre è salita al 23,1% (+41,4% rispetto a ottobre del 2011) grazie a 692.428 unità immatricolate.

A Piazza Affari, dopo questi dati positivi, però il titolo Fiat segna un progresso limitato dello 0,37% a 3,77 euro. "Il nuovo piano di Marchionne è ambizioso e presenta rischi notevoli, ma affronta i principali problemi di Fiat in termini di posizionamento competitivo", sottolinea un analista di una sim milanese. "Comunque, dopo la trimestrale, abbiamo ridotto il giudizio da outperform a neutral, fissando un nuovo target price a 4,2 euro".

E' solo l'ultimo di una raffica di downgrade arrivata dopo i conti e la presentazione del nuovo piano industriale del gruppo torinese che per gli analisti di Bernstein, citati dall'agenzia Mf DowJones, "ha solo bisogno di sposare il ricco americano e probabilmente lo farà". In una nota recente il broker sosteneva la necessità per Fiat di procedere con l'acquisizione delle minority di Chrysler, utilizzando magari i proventi di un'eventuale Ipo della Ferrari.


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