Nel corso dell’ultimo mese le azioni globali si sono attestate in un range di negoziazione. Questa pausa del trend al rialzo non sorprende. Innanzitutto, il mercato ha evidenziato un consistente incremento dal rally da inizio giugno fino a metà settembre (17% nell’ambito dell’indice MSCI World in USD), e una pausa è fisiologica.
In secondo luogo, dopo molte buone notizie (il programma «OMT» della BCE, l’annuncio di allentamento quantitativo illimitato da parte della Fed, ecc.), negli ultimi tempi non sono presenti catalizzatori importanti per sospingere al rialzo le azioni. In terzo luogo, il sentiment degli investitori nei confronti delle azioni si era fatto notevole, lasciando trasparire un minore spazio per un ulteriore ottimismo.
Per il futuro, riteniamo che avrà luogo il prossimo movimento consistente del mercato. Dopo il recente rally, è vero, i multipli di valutazione delle azioni globali non sono più attraenti come alcuni mesi fa. Tuttavia, rispetto ai rendimenti di obbligazioni e liquidità, restano interessanti. Inoltre, il sentiment degli investitori si è ridimensionato, il che, a nostro giudizio, è un fattore positivo nell’ambito di una prospettiva «contrarian». Infine, a fronte del miglioramento del mercato residenziale USA, della flessione dei rischi di coda in Europa e della stabilizzazione della dinamica di crescita in Cina, sta migliorando la fiducia di aziende e famiglie. Ciò dovrebbe determinare un rialzo delle spese del settore privato e una crescita dei ricavi societari.
Come sempre, sono presenti dei rischi per il nostro giudizio – attualmente di natura politica. Riteniamo che l’inasprimento fiscale sia destinato a proseguire nel 2013, il che dovrebbe limitare la portata dell’atteso rialzo degli utili societari. Negli USA, ci si focalizza sul cosiddetto «precipizio fiscale». Il modo in cui i tagli alla spesa legiferati e i rialzi fiscali funzioneranno da ultimo sarà influenzato dai risultati delle prossime elezioni negli USA.
Elezioni presidenziali e per il rinnovo del Congresso negli USA
I risultati delle elezioni negli USA avranno un impatto sulla gran parte dei settori del mercato azionario globale, sebbene alcuni verranno più influenzati di altri. Le banche sono tra i settori che risentiranno delle elezioni. I membri repubblicani del Congresso e il candidato presidenziale Mitt Romney sono generalmente più compiacenti verso gli istituti di credito, e sperano di abrogare la riforma di Wall Street Dodd-Frank e il Consumer Protection Act.
I risultati delle elezioni incideranno anche sul settore dell’energia globale. I repubblicani sono a favore di un’espansione più aggressiva nelle energie tradizionali prodotte dai combustibili fossili rispetto ai democratici, che sostengono maggiormente le energie rinnovabili, come il solare e l’eolico.
In caso di elezione, Romney ha affermato che andrà a rovesciare, per quanto possibile, l’«Obamacare». Si tratta di una questione aperta, ma un ridimensionamento delle riforme sanitarie potrebbe andare a vantaggio del settore in questione e ridurre l’intervento pubblico, consentendo una maggiore flessibilità nella determinazione dei prezzi. Allo stesso modo, le società nel settore sanitario subirebbero delle perdite a fronte di una flessione dei volumi in questo scenario.
Le azioni difensive andrebbero chiaramente a trarre vantaggio da uno spostamento del potere a favore dei repubblicani. Il presidente Obama sta cercando di ridurre le spese per la difesa in percentuale sul PIL, mentre i repubblicani hanno intenzione di accrescere questo rapporto.
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